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In Europa si cerca un accordo comunitario sul Recovery Fund, ma in Italia il Tax day rischia di mettere ancora più in ginocchio l’economia nazionale

20.07.2020

In un periodo storico così delicato risulta necessario ricordare al Governo che imprenditori e commercianti sono la linfa vitale dell’economia italiana, non mucche da mungere o limoni da spremere.

In Europa, come previsto, le trattative in corso per raggiungere un compromesso unanime sul Recovery Fund sono problematiche: si aggiunge anche la Finlandia ai cosiddetti Paesi frugali (Svezia, Olanda, Austria e Danimarca) che sono contrari ai contributi a fondo perduto. Considerate le gravi conseguenze economiche e sociali scaturite dalla pandemia, ritardare un accordo comunitario comporterebbe sacrifici futuri ancora più imponenti. Intanto la situazione economica in Italia continua a peggiorare. Mentre in Europa si cerca un accordo per andare incontro a Famiglie e Imprese, in Italia scatta il Tax Day. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato irremovibile e, nonostante le disperate richieste dei commercianti, ha deciso di non posticipare ulteriormente la riscossione delle tasse. Come se non bastasse, l’Agenzia delle Entrate sta già studiando il Cash Flow Tax: un nuovo sistema ideato per prelevare i tributi direttamente dai conti correnti delle Imprese.

In un periodo storico così delicato risulta necessario ricordare al Governo che imprenditori e commercianti sono la linfa vitale dell’economia italiana, non mucche da mungere o limoni da spremere. Per moltissime imprese, già in grande difficoltà a reperire liquidità, pagare le tasse dopo mesi di inattività porterebbe infatti ad una chiusura immediata. La mancanza di un intervento tempestivo rischia inoltre di tradursi, per la maggior parte delle aziende, in una chiusura definitiva entro la fine dell’anno.

Al fine di scongiurare un’ecatombe senza precedenti ci auguriamo che si raggiunga presto un accordo sul Recovery Fund proposto dalla Commissione europea. Garantire un rapido accesso ai fondi previsti, a cui sommare eventuali aiuti nazionali, risulta ad oggi essere l’unica soluzione per sanare le profonde lacerazioni subite dal tessuto produttivo della nostra Patria.

on. Sergio Berlato
Deputato italiano al Parlamento europeo
Parlamentare europeo del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei



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