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Il Governo ci vuole segregare in casa per Natale, lasciando morire la nostra economia

03.12.2020

Il Governo continua a martoriare il settore del turismo e della ristorazione senza alcun ritegno, noncurante del fatto che il nostro tessuto economico sta morendo.

Un Natale da segregati in casa, ecco cosa ci aspetterà. Dopo le dichiarazioni senza senso che pretendevano di far nascere Gesù bambino con due ore di anticipo, assieme alle richieste dell’Unione europea di eliminare la Santa Messa, il Governo sceglierà di dare un’ulteriore stretta alle nostre libertà. Secondo il decreto legge del 2 dicembre, per tutte le festività non si potrà uscire dalla propria regione e, addirittura, per i giorni del 25, 26 dicembre e primo gennaio i confini comunali saranno blindati. Tutto questo si accompagnerà ad ulteriori restrizioni per le attività commerciali e per le imprese del turismo, con un ingente danno all’economia del nostro paese. Di fatto viene anche impedita la possibilità di passare in famiglia la cena della Vigilia di Natale e di festeggiare il Veglione di Capodanno. In questa situazione già paradossale, aleggia anche l’ipotesi di lasciare aperte le strutture alberghiere, ma di chiudere i loro ristoranti la sera di Capodanno, privando quindi i clienti di un servizio essenziale. Tanto vale dire agli imprenditori alberghieri di chiudere completamente. Il Governo continua a martoriare il settore del turismo e della ristorazione senza alcun ritegno, noncurante del fatto che il nostro tessuto economico sta morendo.

 

on. Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo



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