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Il certificato verde è una misura discriminatoria e vessatoria che nessun altro ha adottato in Europa

26.10.2021

Nella risposta della Commissione europea datata 20 ottobre 2021 alla mia interrogazione del 28 luglio 2021 viene sancito l’uso discriminatorio del Green Pass italiano e la sua contrarietà al Regolamento UE 2021/953.

Nella risposta della Commissione europea datata 20 ottobre 2021 alla mia interrogazione del 28 luglio 2021 viene sancito l’uso discriminatorio del Green Pass italiano e la sua contrarietà al Regolamento UE 2021/953. Ho quindi provveduto a cofirmare un esposto alla Commissione contro i provvedimenti assunti dal Governo italiano in violazione della politica e delle regole sulla libera concorrenza.

Le misure vessatorie adottate dal nostro esecutivo hanno comportato e comportano ancora ad oggi una violazione dei diritti del lavoratore e dei principi di concorrenza, stante la posizione di inferiorità in cui esso stesso si trova rispetto ai lavoratori europei. Il Green Pass è diventato misura coercitiva per il lavoratore, andando ad impattare anche sul diritto alla libera iniziativa privata e determinando conseguenze a catena in ambito europeo, che provocano una posizione subalterna degli imprenditori italiani rispetto alle realtà produttive del resto d’Europa.

Il certificato verde italiano è una misura discriminatoria, vessatoria e vergognosa che nessun altro Stato dell’Unione Europea ha adottato. Il Governo italiano è chiamato a rispettare le normative comunitarie e deve revocare immediatamente tutte le misure atte a limitare le libertà fondamentali dei cittadini e dei lavoratori italiani.

 

on. Sergio Berlato

Deputato italiano al Parlamento europeo




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